Continua ad aggravarsi il bilancio dell'epidemia di colera che dallo scorso agosto ha colpito lo Zimbabwe, la peggiore in Africa da quattordici anni: il numero complessivo dei casi di contagio accertati ha infatti superato quota 65.000, mentre i decessi ammontano a più di 3.300. Lo ha reso noto l'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui il totale è salito rispettivamente a 65.739 e a 3.323 unità, con un incremento di 1.038 e 28 rispetto a ieri. Lunedì il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, aveva annunciato il consenso di Robert Mugabe, discusso presidente dell'ex Rhodesia, all'arrivo di una delegazione di esperti delle Nazioni Unite per studiare soluzioni con cui contenere il dilagare della malattia, e contrastare la carestia che ne sta aggravando ulteriormente le conseguenze. Il giorno dopo però lo stesso Mugabe, che qualche tempo fa proclamò incautamente conclusa l'emergenza solo per essere costretto a fare subito marcia indietro, era tornato ad accusare l'Occidente, imputando alle sanzioni economiche imposte contro il suo regime la catastrofe economica in cui è piombato il Paese africano.